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Perugia

Una Passeggiata a Perugia, Prima Parte.

Perugia, parlare di questa città per me ha un significato profondo. Come se stessi scrivendo di una persona che amo follemente e che amerò per sempre. Pensandoci meglio, Perugia è parte di me stesso, la città che mi ha preso per mano e mi ha accompagnato negli anni più belli della mia vita, quelli universitari.

Basilica di San Domenico e San Pietro in fondo
Basilica di San Domenico e San Pietro in fondo

 

Avevo 19 anni quando mi trasferii nel capoluogo umbro per conseguire gli studi in agraria (scienze zootecniche) nella facoltà più bella del mondo. Non scherzo quando dico che è la facoltà più bella del mondo poiché ha come sede il Complesso benedettino di San Pietro, con la stupenda Abbazia di San Pietro. Il complesso è suddiviso in chiostri, caratterizzati da uno spazio aperto incorniciato da corridoi coperti con delle arcate. Attraverso l’entrata principale si accede al I chiostro, il più importante.

Primo chiostro
Primo chiostro

 

Proprio nel primo chiostro troviamo l’entrata dell’Abbazia, dove ci sono degli affreschi riportati alla luce. Gli interni sono stupendi, particolare attenzione va posta al soffitto. Le opere d’arte che si possono annoverare sono tantissime. Ci tengo a raccontarvi un fatto curioso: quando la regina Elisabetta venne a visitare Perugia, Padre Martino, una delle figure più importanti e caratteristiche di tutto il commplesso di San Pietro, la portò a vedere l’Abbazia. Padre Martino le disse che le avrebbe mostrato un’opera d’arte che valeva più di tutta Buckingham Palace… Andarono dietro l’altare della basilica, aprirono un piccola porta che si affaccia direttamente su un’altrettanta piccola balconata. Da questa balconata si può mirare la vallata dell’ubertosa Umbria, fino ad Assisi che è dolcemente adagiata sul Monte Subasio. Una veduta di inestimabile bellezza.

Un inestimabile valore...
Un inestimabile valore…

 

Dal primo chiostro, attraverso un lungo corridoio si può accedere, proseguendo dritti, al giardino medievale. Oppure, voltando a sinistra, al secondo chiostro. Il giardino medievale è il mio luogo preferito. Tutte le mattine, andando in facoltà, vi accedevo proprio dalla porta del giardino e lo attraversavo per raggiungere le aule. Era bellissimo vedere come cambiava con il decorso delle stagione e come i colori, gli odori e le luci influivano sul mio umore mattutino.

Giardino Medievale
Giardino Medievale

 

Il secondo chiostro è il più caratteristico, al centro del cortile c’è un bellissimo pozzo, opera di Galeotto di Paolo di Assisi. La foto sugli scalini di questo pozzo è d’obbligo per i laureandi in agraria di Perugia. Da questo Chiostro possiamo accedere alla bellissima Aula Magna, dove gli studenti sono proclamati dottori, e alla biblioteca della Facoltà.

Secondo chiostro
Secondo chiostro

 

Continuando si accede al terzo chiostro che dà direttamente sull’orto medievale, e ospita “l’aula studio” più frequentata di tutta Agraria. Una caratteristica comune che hanno tutti e 3 i chiostri è la presenza visiva e imponente del campanile che domina con i suoi 70 metri su tutto il complesso benedettino. Gli scorci più belli per fotografarlo e ammirarlo sono nel primo e nel secondo chiostro. Il campanile di San Pietro è il simbolo del dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’ateneo di Perugia. Se avete voglia di trascorrere un’intera giornata per scoprire a pieno tutte le bellezze di questo Complesso benedettino e sede del dipartimento di scienze agrarie, vi consiglio di visitarlo durante gli open days. In questi giorni San Pietro si trasforma in un vero e proprio museo a cielo aperto che ha come protagonisti indiscussi scienza, arte e territorio.

La Facoltà di Agraria si trova a ridosso della porta sud della città, la Porta di S. Costanzo, a Borgo XX Giugno. Percorrendo questa strada si arriva a Porta S. Pietro e si accede nella via più bella del capoluogo umbro, Corso Cavour. Una strada ricca di vita dove vivono la stragrande maggioranza degli universitari che studiano agraria e veterinaria.

Lungo il corso c’è uno spiazzo, dove sorge la Basilica di San Domenico, uno dei luoghi di culto più importanti della regione. Gli interni sono abbastanza spogli ma c’è una vetrata alta 23 m e larga 8 m, fra le più grandi finestre in stile gotico presenti in Italia. Alla fine di Corso Cavour troviamo una bellissima scalinata, la più affascinante di tutta Perugia. Le Scale di Sant’Ercolanoche prendono il nome dalla Chiesa di Sant’Ercolano. La scalinata ci porta direttamente nel cuore della città, tra costruzioni medievali in pietra e bellissimi archi.

Perugia, una bellissima prospettiva
Perugia, una bellissima prospettiva

 

In realtà per salire in centro da Corso Cavour avete due scelte: le bellissime scale di Sant’Ercolano, alla fine delle quali attraverso via Oberdan si arriva a Piazza Matteotti, a ridosso della piazza principale. Oppure, invece di prendere le scale, svoltate a sinistra, in Viale Indipendenza, arrivate al mercato scoperto in Piazza Del Circo, vicinissimo a Piazza Partigiani, e prendete le scale mobili. Vi consiglio di fare sia le scale che le scale mobili, però quest’ultime hanno un qualcosa di unico al mondo. Inizialmente sembra di prendere delle comunissime scale mobili, come all’interno di una metro per capirci. Invece, alla fine della seconda rampa di scale si accede in un posto magico, la Rocca Paolina. Una fortezza papale, formata da sale, stradine e piazze. Tutto in pietra. È come se si accedesse direttamente al medioevo e l’atmosfera che si respira è davvero particolare. Uno scenario suggestivo, affascinante. E’ come se nella città di Perugia ce ne fosse un’altra scavata nella roccia.

Leggi anche una passeggiata a Perugia, seconda parte: https://www.viaggiareconilcuore.it/perugia-2/

 

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