Sentiero del Centenario
Finalmente percorriamo il Sentiero del Centenario (EEA), un percorso che attraversa la dorsale orientale del Massiccio del Gran Sasso.

Parcheggiamo la macchina a Campo Imperatore (1800 m) in prossimità del Sentiero 215A che in breve tempo porta a Vado di Corno (1922 m) punto di inizio del Centenario.

Le montagne sono illuminate, tenuamente, dal chiarore della luna e par che le stelle facciano da sottofondo ad un silenzio abissale lontano, anni luce, dai rumori.
Iniziamo a camminare sulla lunga dorsale orientale per arrivare, poco prima dell’Alba, sulla prima montagna di questo percorso, Il Monte Brancastello (2387 m).
Le albe che si possono mirare da questo lato del Gran Sasso sono le più belle dell’intero massiccio e la luce calda illumina gran parte del percorso da fare.

Di una smisurata cresta che si eleva da occidente ad oriente per raggiungere l’inaccessibile. Pinnacoli e torri vengono continuamente accarezzati dal vento, dalle nubi e dai raggi del sole. Sulla via del Centenario divento un tutt’uno con questi elementi che, una notte, il sogno mio ha deciso di varcare. E di quell’interminabile filo, di siffatta roccia, che ho il privilegio di attraversare, scoprire e fingere di toccare.
Dal Monte Brancastello arriviamo sulla Cima del Vado di Piaverano (2327 m) e finalmente cominciamo ad entrare nel vivo, nella roccia di questo sentiero.

Si stagliano davanti a noi le bellissime e affascinanti Torri di Casanova (2362 m), la Via Ferrata G. Familiari ci fa scoprire le bellezze di queste formazioni rocciose.

Ci lasciamo alle spalle le torri e continuiamo sul filo di cresta fino a raggiungere la Forchetta di Santa Colomba (2260 m) e saliamo per canalini per arrivare sulla cima del Monte Infornace (2469 m).

Siamo circa a metà strada, davanti a noi si staglia imperioso una delle montagne più belle del Gran Sasso, il Monte Prena (2561 m).

Raggiunto il Monte Prena scendiamo di quota per arrivare su un altro passo di montagna, il Vado di Ferruccio (2233 ).
Dal Vado di Ferruccio incominciamo l’ultima ascesa della giornata quella al Monte Camicia (2564 m) la massima elevazione del Sentiero del Centenario.

Negli ultimi tratti c’è un canalino ghiaioso con passaggi facili di roccia da scalare e usciti dal canalino bisogna ancora utilizzare le mani su altri passaggi di roccia.

Finalmente ci ritroviamo sulla Cima del Monte Camicia a mirare nuovi orizzonti e tutto il percorso camminato.
Scendiamo dalla Via Normale del Monte Camicia il Sentiero 253 per arrivare a Fonte Vetica (1600 m).
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